Il Progetto
Contesto
La provincia di Benevento è la prima in Campania per produzione di uva da vino, con la Falanghina che assume un ruolo fondamentale sia sul piano economico che territoriale (2.261,6 ha per la provincia di Benevento, 80% della superficie Regionale, 2017), quale prodotto di punta del sistema vitivinicolo sannita. La distintività della Falanghina è legata ad un terroir, esclusivo per elementi naturali e antropici, le cui componenti determinano una qualità dei vini unica e irripetibile in altri contesti. Tali potenzialità, tuttavia, oggi sono condizionate dai cambiamenti climatici che stanno influenzando negativamente la fenologia dei vitigni e, quindi, la qualità dei vini. A tale criticità si aggiunge la scarsa conoscenza di come alcune caratteristiche basilari dell’uva Falanghina quali: la fisiologia, la capacità di accumulo di zuccheri, il profilo acidico e i lieviti vinari presenti sulle uve varino nell’ambito dello stesso territorio Sannita a seconda della zona. Il permanere di tale deficit conoscitivo e l’assenza di interventi di mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici potrebbero generare sinergie negative tali da compromettere la competitività delle imprese e determinare la crisi di tale vitigno.
A partire dai risultati del progetto LIFE, il progetto INNFARES ha come obiettivo la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici sulla Falanghina e la continua ottimizzazione della produzione, attraverso la creazione di un Sistema di Supporto alle Decisioni basato su una rete intelligente in grado di monitorare e fornire assistenza gestionale in tempo reale ai viticoltori.
La Falanghina – prodotto di punta dei terroir sanniti – appare particolarmente vulnerabile di fronte ai cambiamenti climatici. In questo contesto i terroir sono considerati come unità funzionali, rispetto alle quali elaborare una strategia intelligente di resilienza e contrasto al global change a scala consortile, territoriale, geografica.
È possibile costruire un modello organizzativo del Consorzio, fortemente innovativo, per collegare in tempo reale le aziende consorziate (e non solo) in una rete di monitoraggio e di assistenza gestionale. Una rete intelligente dei terroir, per la mitigazione degli effetti del global change sulla qualità dei vini.
Operando sulle basi di dati fisiografici, pedologici, climatici, si può costruire un’anagrafe dei terroir del Sannio. Ciascun vigneto viene identificato con un codice univoco che racconti tutto del vigneto al quale esso è assegnato: la combinazione unica di microclima, morfologia, suolo, vitigno, sistema gestionale.
In questo sistema di monitoraggio, ogni viticoltore del Consorzio, diventa nel contempo:
- un’antenna, ovvero un terminale intelligente che acquisisce dati in real time, attraverso un’app
- il destinatario di specifiche indicazioni gestionali (trattamenti fitosanitari, fertilizzazione, gestione della chioma, irrigazione di soccorso, ecc.) personalizzate e aggiornate.
L‘anagrafe dei terroir diventa anche la base per:
- approfondire le conoscenze sul comportamento dei vitigni
- monitorare la qualità dei vini
- elaborare strategie di comunicazione coordinata delle caratteristiche del prodotto
- progettare azioni pilota dimostrative per la disseminazione di particolari innovazioni agronomiche e gestionali.
L’implementazione di un’anagrafe dei terroir rappresenta l’occasione di una vera e propria rivoluzione organizzativa.
Complementare all’anagrafe dei terroir è la creazione di un Atlante Web interattivo dei paesaggi viticoli sanniti con funzione di monitoraggio, disseminazione, supporto alle decisioni su scala.
I Partner
Il partenariato è composta dal Sannio Consorzio Tutela Vini (Capofila) e le cooperative Cantina di Solopaca, La Guardiense e Vitivinicoltori del Taburno e si avvale del prezioso contributo scientifico del Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi del Sannio e del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nonché del supporto della società di ricerca Risorsa Srl.